"La bellezza di essere donne", un evento in piazza Garibaldi
All’indomani della presentazione dell’autobiografia “Nata per creare”, Giusy D’Onghia nota hairstylist nocese, torna a parlare alla sua comunità. Sabato 31 agosto alle ore 21:00 la fondatrice di Kultò Hair Academy porterà sul palco di piazza Garibaldi un format dedicato alle donne, nonché una sincera riflessione sul carattere insostituibile della loro figura e sul loro prezioso contributo alla vita. “Tre donne con tre storie differenti calcheranno il palco al mio fianco. In ognuna mi sono specchiata e ho riscoperto tre emozionanti driver della mia esperienza personale e professionale, la necessità di ispirare, sostenere e motivare” spiega la D’Onghia.” La prima donna è una bambina che, affascinata da Giusy e dalla sua storia, desidera diventare una parrucchiera; la seconda una cara cliente di Giusy Mondo che affronta con eloquente fierezza una fase particolarmente delicata della sua vita; in ultimo, una donna matura che mostra orgogliosa i segni del tempo che passa e continua a guardarsi allo specchio e a piacersi come da ragazzina. “La bambina mi ha ricordato quando osservavo curiosa il mio papà al lavoro e cercavo di riprodurne i tagli o idearne di nuovi sulle mie bambole; di qui, la necessità di essere d’ispirazione per quanti intraprendono questa strada o comunque, perseguono con ambizione un obiettivo; la seconda finestra è aperta sul tema della malattia, un argomento a me molto caro, soprattutto dopo l’esperienza di mia mamma. Da qualche tempo sono in contatto con un’associazione che mi consentirà di regalare a donne che versano in situazioni di particolare disagio, un personalissimo momento di relax e bellezza; credo che ogni donna abbia il diritto di “sentirsi bella” e mi impegnerò con la mia esperienza a sostenere questa causa. La mia terza ospite rappresenta ciò che vorrei per me stessa e per le mie clienti, delle donne che non temono il tempo ma lo affrontano a testa alta, certe di essere sempre piacenti e desiderabili. In questo senso, vorrei donare quella bellezza che generi motivazione e sicurezza di sé.” Durante la serata sarà sviscerato un altro caposaldo del pensiero di Giusy, la necessità di parlare di un’“artigianalità pensata”; le mani creano solo se eseguono un pensiero, uno schema cerebrale precostituito e razionalmente concepito in ogni sua parte. Il pensiero sostituisce la concezione tradizionale del “parrucchiere artigiano” con una più dinamica e completa, quella di un professionista che studia e si forma in giro per il mondo a contatto con culture e idee diverse e riversa le conoscenze acquisite nei suoi lavori. L’esperienza e la tecnica, in questo senso, sono la conditio sine qua non la creatività da sola non si esprimerebbe.